Alan Turing - L'enigma di un genio

Un uomo corre nella mattina nebbiosa nei viali attorno al King's College a Cambridge. Corre vestito da sportivo: tuta da ginnastica dell'Esercito e scarpette dal fondo in cuoio. Corre contro il tempo e malgrado il tempo; giorno dopo giorno, mese dopo mese, sino a raggiungere tempi che gli consentirebbero di partecipare dignitosamente alle Olimpiadi che si organizzeranno il prossimo anno a Londra, le prime del secondo dopoguerra; le prime che l'Inghilterra vincitrice del Secondo Conflitto, benché prostrata da 6 anni di lutti e dolori ha voluto caparbiamente organizzare. E dire che la gente compera ancora la carne con la tessera annonaria e il carbone non basta mai in quel gelido inverno del 1947.
Eppure egli continua a correre, ossessivamente, giorno dopo giorno, nel rispettoso silenzio degli abitanti del posto che lo conoscono di vista ormai da molti anni e che sanno il suo nome: Alan Mathison Turing. Non ha vestito la divisa, ma ha fatto per il suo Paese e per il mondo libero molto di più di tanti eroi che ritornano carichi di gloria e medaglie dai deserti del Nord Africa o dalle giungle malesi. E' uno dei più grandi uomini di pensiero viventi, malgrado abbia solamente 35 anni!
E' nato, infatti, il 23 giugno del 1912 in un sobborgo di Londra, quando i sudditi di Sua Maestà Britannica sono ancora convinti che il mondo marci al ritmo delle cornamuse del Reggimento della Guardia e che gli inglesi siano investiti di una sacra missione civilizzatrice.

Questa è, quantomeno, l'atmosfera che si respira in casa Turing dove il padre Julius è un orgoglioso e rispettato alto funzionario del famoso e celebrato Indian Civil Service per conto del quale presta servizio nel distretto di Madras, prima della nascita del secondo genito, che vede la luce in un Inghilterra scossa da sommovimenti politici e sindacali che iniziano a incrinare la morale vittoriana allora imperante.
Di tutto ciò, Alan ed il fratello maggiore sono assolutamente inconsapevoli. Nessuno dei due avrà modo di conoscere i monsoni e il caldo torrido dell'India, né di apprezzare gli agi e le opulenze delle dimore britanniche. Dopo aver trascorso la licenza biennale in Inghilterra, infatti, Julius e Hethel Turing decidono di lasciare i figli in Patria, per evitare loro i rigori del clima di Madras, lasciandoli a balia presso la famiglia del colonnello Ward, un gentiluomo di campagna ritiratosi con la moglie a Baston Lodge, una dimora vittoriana sulla spiaggia di St Leonards-on-Sea presso la piana di Hastings.
Il menage familiare a Baston Lodge è gestito dall'onnipresente Miss Thompson, la governante che attenua con il suo pacato affetto la rigidità dei coniugi Ward, veri baluardi dell'Impero, che vorrebbero vedere i piccoli Turing diventare due adulti dediti ai piaceri del perfetto gentleman!
Queste speranze sono purtroppo disattese, specie dal giovane Alan. Il curriculum delle scuole preparatorie mal si adatta ai suoi interessi che sono rivolti prevalentemente alle scienze sperimentali e in particolare alla chimica e i risultati scolastici sono così modesti da far temere per una sua ammissione in una prestigiosa Public School, vera fucina della classe dirigente britannica!
In ogni caso Alan volente o nolente viene iscritto e letteralmente "spedito" a Hazelhurst, una piccola ma prestigiosa Public School, nel gennaio 1922 dove ha modo di ricongiungersi con il fratello maggiore John e di divenire uno sperimentatore incallito, guardato con sospetto da compagni e insegnanti.
Saranno le letture di questi anni, le letture solitarie di un giovane di straordinaria intelligenza, a formare il Turing adulto; in particolare gli scritti di Russel e Einstein e la lettura de La natura del mondo fisico di Eddington lasceranno una traccia indelebile nella memoria di Alan.
La fine degli anni '20 rappresenta un periodo di scoperta per il giovane Turing e non solo scientifica; nel biennio 1928-30 intrattiene una relazione sentimentale con il suo compagno Christopher Morcom, la prima di una serie di relazioni che, nell'Inghilterra omosessuofoba e bacchettona della prima metà del secolo, finiranno con il segnare tragicamente la vita di Turing. Solo la prematura scomparsa di Morcom, avvenuta nel 1930, pone fine all'amicizia tra i due.

Nel contempo l'interesse di Turing si sta spostando dalle scienze sperimentali alla Matematica e fa maturare in lui l'idea di tentare di ottenere una borsa di studio presso il prestigioso Trinity College di Cambridge, tentativo andato, peraltro, fallito. Questo parziale fallimento, tuttavia, anziché scoraggiarlo lo spinge a riprovare l'anno successivo, il 1931, presso il King's College sempre di Cambridge questa volta con successo: ottavo tra i "Major Scholars" ovvero tra i titolari delle borse più importanti.
L'ammontare della borsa di studio è assai ragguardevole: 80 sterline l'anno, in un periodo in cui il sussidio di disoccupazione di un adulto raggiunge a mala pena le 40 sterline e un operaio specializzato guadagna 140 sterline all'anno. A ciò si aggiunga che intervengono una sovvenzione di 50 sterline annue erogate dalla Public School di provenienza, più un premio reale per la Matematica a liberare il nostro da ogni affanno economico. Non male per un diciannovenne considerato da ragazzino uno stravagante non troppo sveglio!
Il clima di Cambridge non è molto differente, in superficie, da quello di Hazelhurst: formalità e disciplina innanzitutto. Ma queste non sono che apparenze; in realtà l'antica Università è molto tollerante verso gli stravaganti e gli originali e le inclinazioni sessuali dei singoli sono affari loro; non vi è, inoltre, quel sottile senso di violenza che permea le scuole superiori inglesi di inizio secolo, con le punizioni corporali, l'asfissiante oppressione degli "anziani" sui giovani, lo strapotere di "tutor" e "prefetti di casa".
A Cambridge Alan inizia a fare i conti con la Matematica vera e per primo deve affrontare lo scoglio della lettura di Pure Mathematics il testo di Hardy su cui si sono formate generazioni di studenti inglesi.
Hardy è un matematico puro e il suo atteggiamento di rifiuto per la matematica applicata è ben noto; la disputa tra matematici puri e applicati coinvolge tutta Cambridge negli a'30 e rischia di interessare il giovane Alan, che tuttavia assume al riguardo un atteggiamento equanime e di pragmatismo: interessarsi della Matematica "bella" e importante, sia essa applicata o pura, sconfinando, quando sia il caso, anche nelle discipline applicate. Non a caso nel 1932 acquista e legge Fondamenti della Meccanica Quantistica di von Neumann e l'anno successivo Introduzione alla Filosofia Matematica di B. Russell dedicando profonde riflessioni ad entrambe.
Il mondo accademico inglese è partecipe nei primi anni '30 di quanto sta accadendo in Europa, prima l'avvento di regimi filofascisti, poi la presa del potere da parte di Hitler e l'avventura coloniale italiana e, infine, la tragedia della guerra civile spagnola. Molti amici e conoscenti di Turing militano nel neonato Labour Parti e nelle cellule comuniste; malgrado ciò l'impegno di Alan non va più in la di una generica adesione al movimento pacifista cui si avvicina nel 1932 e a una totale avversione per fascismo e nazismo che non passa inosservata presso gli ambienti dell'Intelligence britannico e che giocherà un ruolo non di secondo piano quando si tratterà di coinvolgerlo in questioni della massima segretezza.
Il 1935 rappresenta un punto di svolta per la vita scientifica di Turing, poiché egli decide di iscriversi al corso di logica tenuto dal topologo M.H.A. Newman; in questo corso (uno dei primi tenutisi a Cambridge) viene a conoscenza, tra l'altro, delle allora recenti pubblicazioni di Godel e del problema, lasciato aperto da questi, della Entscheidung ovvero della Decidibilità, in altre parole se esiste un metodo definito che può essere applicato ad una proposizione matematica per stabilire se essa è dimostrabile. Alan viene affascinato e catturato dal problema attorno al quale lavora per un intero anno fino all'aprile del 1936, giungendo all'elaborazione del concetto di quella che è oggi conosciuta come Macchina di Turing, compiutamente descritta nel celeberrimo articolo On computable numbers with an application to Entscheidung problem (sui numeri calcolabili con una applicazione al problema della scelta).
L'articolo in questione è, in realtà, completato nel corso del 1937 durante un periodo di due anni trascorso negli Stati Uniti all'Università di Princeton, dove Turing segue corsi post-diploma sino al conseguimento, nel 1938, del PhD.
On computable numbers garantisce all'autore un'immediata, quanto straordinaria, popolarità nell'ambiente scientifico, garantendogli l'attenzione dei maggiori matematici dell'epoca; risultato tanto più straordinario se si considera l'età di Alan: ventiquattro anni appena.

Tuttavia, nello stesso periodo, il noto logico di Princeton Alonso Churh, rende noto di essere giunto allo stessa soluzione del problema sulla decidibilità causando non poco imbarazzo all'ambiente scientifico inglese; imbarazzo da cui è tolto grazie solo all'intervento di Newman il quale sostiene pubblicamente l'originalità e l'indipendenza del lavoro di Turing rispetto a quello di Church.
L'incidente, tuttavia, non sminuisce la fama di Turing, che cresce con la pubblicazione dei lavori successivi. Il rientro di Turing in Inghilterra nel 1938 coincide con una serie di fortunati incontri che egli ha con il più famoso filosofo vivente: Ludwig Wittgenstein, il cui corso sui fondamenti della matematica (in realtà un cenacolo colto dove si discetta tra intimi di filosofia e matematica) è seguito da Turing nel trimestre autunnale. Di queste discussioni, purtroppo, non ci è pervenuta che qualche nota sparsa; abbastanza, comunque, per comprendere che i due, pur nella stima reciproca, dovevano essere assai distanti nelle linee di pensiero generali, circa i fondamenti della Matematica.
La logica, in quegli anni, non rappresenta che una parte del lavoro di Turing, il quale ottiene un felloship per il calcolo delle probabilità e pubblica lavori di algebra e analisi di assoluto valore; in particolare è da ricordare un importante contributo nello studio della funzione zeta di Riemann.
Il 1938 vede un mesto ritorno a casa del Primo Ministro Chamberlain dalla Conferenza di Monaco, nella quale egli si illude di avere preservato l'Europa da una guerra di proporzioni catastrofiche; ma l'arrivo della tempesta è solo rimandato di un anno, quando la politica di criminale espansione della Germania nazista spinge i Panzer di Guderian a schiacciare le lance dei cavalleggeri polacchi. A questo punto nessuno può chiamarsi fuori, neppure i timidi accademici di Cambridge. In verità Turing viene coinvolto dall'Intelligence inglese già a partire dal mese di settembre del 1938 per risolvere un problema di non poco conto: la decrittatura del codice cifrato per mezzo delle macchine Enigma, con le quali gli alti comandi tedeschi sperano di mantenere i contatti con le truppe al fronte in caso di conflitto. E' l'inizio di una attività che vedrà impegnato il matematico inglese per molti anni.
L'anno successivo, infatti, entrerà a far parte della sezione comunicazioni del Foreign Office con sede a Bletchley Park nel Buchingamshire dove sono già riunite schiere di esperti di enigmistica, scacchi e dama, matematici, fisici e stravaganti di ogni genere, tutti tesi al medesimo scopo: attaccare il codice Enigma.

Il primo grande risultato è ottenuto proprio da Alan: la decrittazione dell'Enigma impiegato dai sommergibili tedeschi, i temibili U-boat seminatori di morte nei convogli alleati in Atlantico. Turing riesce la dove gli altri hanno già gettato la spugna. Suo è anche il progetto delle famose "bombe", macchine elettromeccaniche in grado di battere in astuzia le "Enigma" tedesche.
I successi di Bletchley Park, pur tra alti e bassi, proseguono per tutto il biennio 1940-42 in una continua battaglia a distanza tra crittoanalisti britannici e tedeschi, in un susseguirsi di colpi di scena degni delle migliori spy-stories uscite dalla penna di un Le Carrè o di un Follet.
L'ingresso in guerra degli americani e della loro straordinaria potenza industriale e tecnologica muta anche i destini della guerra dei cifrari. Turing viene inviato negli Stati Uniti per studiare la possibilità di realizzare nuove e più potenti "bombe" e per partecipare alla progettazione di un calcolatore elettronico. Queste esperienze torneranno utili nel 1944 quando egli sarà impegnato nella costruzione di un elegante ed efficace dispositivo elettronico per il disturbo delle trasmissioni e nell'utilizzo delle macchine elettroniche "Lorenz" sempre impiegate nella decrittazione.
Indipendentemente dall'andamento della guerra Alan persegue con tenacia l'attuazione di un proprio programma per la progettazione, lo sviluppo e la costruzione di una macchina computazionale elettronica; la tenacia è alla fine premiata ed egli entra nel 1945 a far parte del National Phisical Laboratory di Teddignton dove può portare a termine la costruzione dell'ACE - Automatic Calculating Engine che segue di un anno la costruzione del celebre EDVAC di von Neumann. Rispetto a quest'ultima l'ACE presenta notevoli innovazioni: non si limita al mero calcolo aritmetico ed ha un programma modificabile senza dover ricorrere a modifiche ingegneristiche (ovvero il software è ben distinto dall'hardware).
Il 1947 è l'anno che vede Alan impegnato sul doppio fronte della maratona e della Matematica; tornato a Cambridge per l'anno sabbatico, come abbiamo visto, si allena in modo furioso raggiungendo tempi che gli consentirebbero di sfilare con gli atleti del proprio paese alla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Londra. Gli interessi scientifici, nel frattempo, ritornano agli amori giovanili: la chimica e la biologia; è quest'ultima a intrigare e interessare il logico britannico, come è già accaduto ad altri fisici e matematici imminenti: Erwin Schrödinger, John von Neumann, Stan Ulam solo per citare i più famosi.
In particolare Turing è affascinato dalla possibilità di simulare per via computazionale alcune facoltà cerebrali umane, in anticipo di almeno un decennio sulle ricerche pionieristiche (sic!) degli anni cinquanta riguardanti l'Intelligenza Artificiale. Tra l'altro in una serie di relazioni interne al National Phisical Laboratory fa un curioso cenno al fatto che alle macchine fossero preclusi "il sesso, lo sport e altre cose che interessano agli esseri umani"!
Concluso con piena soddisfazione il 1948, l'anno successivo porta nuovi onori e oneri per il nostro, il quale è nominato direttore del Computing Laboratory dell'Università di Manchester, con l'incarico di sovrintendere alla costruzione del computer con la, allora, più potente memoria del mondo, il MADAM (Manchester Automatic Digital Machine). Incarico che lo proietta ai vertici mondiali della nascente informatica alla giovane età di 37 anni!
La stimolante ma un poco periferica Università di Manchester gli fornisce la necessaria calma e tranquillità per porre mano ad un progetto che gli sta a cuore: stabilire un criterio per poter stabilire, con una certa ragionevolezza, se una macchina "pensa". L'articolo Computing Machinery and Intelligence apparso nel 1950 contiene, infatti, il famoso test di Turing che rappresenta la risposta a questa esigenza.
L'apogeo dell'attività produttiva di Alan costituisce anche il principio della fine. Il 1950, infatti, trascorre nel tentativo di portare a compimento studi di carattere biomatematico, tra cui un interessante studio sulle successioni di Fibonacci che contiene in nuce elementi di Computer Algebra e informatica teorica che sono di 20 in anticipo rispetto ai tempi.
Il destino, tuttavia, bussa alla porta sotto le sembianze di un giovane e affascinante londinese conosciuto da Turing nei primi del 1951. La passione per il ragazzo sarà tanto intensa quanto breve e si rivelerà fatale. Lasciatisi, infatti, il giovane tenterà di ricattare il celebre matematico, il quale, pare, in netto contrasto con il carattere timido e riservato, si è lasciato andare a qualche confidenza di troppo specie su gli anni della Guerra e sul ruolo svolto.
Integerrimo e patriottico come sempre Turing si reca alla polizia per denunciare il fatto e … viene tratto in arresto! Gli straordinari contributi dati alla scienza e alla Patria, la nomina a Ufficiale dell'Impero britannico, la fama mondiale non lo salvano da una squallida e vergognosa (per chi la formula) accusa di omosessualità e di condotta immorale indecente, in un'Inghilterra non più vittoriana ma pur sempre bacchettona.
Il giudice lo obbliga ad una umiliante cura ormonale per "stroncarne le devianze sessuali" e il Quartier Generale Governativo per le Comunicazioni ottiene di farlo porre sotto sorveglianza continua per evitare che possa cadere preda di altri ricatti di natura sessuale. Inizia un breve e pesante calvario, in mezzo al quale, per due anni riesce ancora a produrre articoli e relazioni se pure a fatica. In particolare nei primi di giugno del 1954 scrive all'amico Gandy mettendolo a parte di alcune idee assai interessanti circa i fondamenti della meccanica quantistica.
La vita sembra riprendere, specie dopo una serie di incontri con uno psicoterapeuta di scuola junghiana e gli amici sono raggiunti da una serie di cartoline talvolta criptiche, talvolta gioiose (frequenti i riferimenti ai tempi della scuola).
Neppure un segno, neppure una parola di presagio: il 7 giugno 1954 Alan Mathison Turing inietta una forte quantità di cianuro in un mela e mastica alcuni bocconi, ponendo fine a una breve, intensa, sofferta avventura umana e intellettuale. La mela come simbolo, il cianuro il legame con le antiche passioni giovanili e come valvola di sfogo per l'anziana madre e il fratello che sino alla fine dei loro giorni sosterranno la tesi della disgrazia occorsa durante un tragico esperimento di chimica.