Lagrange (1736-1813). Una vita per la Matematica

Dal numero monografico di Lettera matematica pristem dedicato a Giuseppe Luigi Lagrange (n. 88-89), vi presentiamo l'articolo di Luigi Pepe, storico della Matematica, che ripercorre la vita e le attività del matematico torinese nel suo migrare tra Italia, Germania e Francia.

 

Giuseppe Luigi Lagrange si spense serenamente a Parigi, assistito dalla giovane moglie, il 10 aprile 1813 (era nato a Torino il 25 gennaio 1736). Napoleone, che lo aveva fatto senatore della Repubblica francese e poi Conte dell'Impero e che lo definiva "l'alta piramide della Matematica", ordinò che fosse commemorato nei territori dell’Impero francese e negli Stati confederati. A Parigi, Jean Baptiste Joseph Delambre (1749-1823) tenne l'elogio funebre all'Institut, a Torino la commemorazione all'Accademia delle Scienze fu affidata ad AntonMaria Vassalli Eandi (1761-1825); a Roma al vercellese Gaspare Antonio Degregori (1768-1846), allora presidente della Corte d'Appello; all'Università di Padova a Pietro Cossali (1748-1815).

La più celebre di queste commemorazioni, Notice sur la vie et les ouvrages de M. le Comte J. L. Lagrange di Delambre, venne ristampata nel primo volume delle Oeuvres di Lagrange. Ad essa, il prefetto e barone dell'Impero Frédéric Maurice aveva aggiunto qualche complemento e fatto alcune correzioni. Particolarmente interessanti sono i suoi ricordi, stampati su Le Moniteur Universel del 10 febbraio 1814. La parte finale dello scritto di Maurice è dedicata alle celebri Directions di Lagrange per chi voleva apprendere le Matematiche. Maurice (Note de l'auteur de la Lettre) ricorda che queste confidenze gli furono fatte una sera dopo che, come al solito, Lagrange si era schermito e che esse gli erano rimaste bene impresse nella memoria perché fu l'unica volta in cui egli le esplicitò in quindici anni di frequentazione.

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