L'attualità di Bruno de Finetti nella crisi in corso dell'economia e della teoria economica

Pubblichiamo l'articolo di Felice Roberto Pizzuti (già apparso su Moneta e Credito, vol. 69 n. 275, settembre 2016) nel quale vengono richiamati l'approccio metodologico allo studio del welfare e delle assicurazioni previdenziali e gli originali contributi analitici in merito alle differenze e alle condizioni di equivalenza attuariale tra sistemi pubblici e privati di Bruno de Finetti.

 

La recente pubblicazione di un volume antologico di scritti di Bruno de Finetti, 2015, è l'occasione di discutere su alcuni suoi lavori in materia di sicurezza sociale, già apprezzati molti anni addietro per la capacità che essi hanno di svelare verità preziose con geniale semplicità.

Il senso principale del presente articolo non è rievocativo; l'evoluzione anche metodologica avuta dalla disciplina economica nei passati decenni, e più specificamente i modi e i contenuti che hanno caratterizzato il dibattito in materia di stato sociale, fanno ritenere che oggi sia particolarmente utile rammentare l'impostazione generale e gli apporti specifici di de Finetti. Essi chiariscono con naturalezza espositiva e rigore analitico l'essenza di questioni rilevanti, che nel dibattito sono state e tuttora vengono spesso trattate con modalità inutilmente sofisticate e fuorvianti. Nelle pagine che seguono verranno dunque richiamati il suo approccio metodologico allo studio del welfare e delle assicurazioni previdenziali, alcune sue preziose 'avvertenze' rivolte agli economisti, e i suoi originali contributi analitici in merito alle differenze e alle condizioni di equivalenza attuariale tra sistemi pubblici e privati. L'obiettivo è di riproporre un metodo d'analisi e sue concrete applicazioni, che sarebbero molto utili per chiarire alcune problematiche rese ancora più attuali dalle crisi in corso dell’economia e della teoria economica.

 

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