M. C. Escher

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Maurits Cornelis Escher, nato a Leeuwarden (Olanda) il 17 giugno 1898 è conosciuto principalmente per le sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito, tassellature del piano e dello spazio, motivi a geometrie che cambiano gradualmente in forme differenti. Escher nelle sue opere fa un uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, spesso per ottenere effetti paradossali.

Dal 1919, Escher frequentò la Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem; studiò architettura per un breve periodo, poi passò alle arti decorative studiando sotto la guida di Samuel Jesserum de Mesquita (artista col quale rimarrà in contatto fino a quando de Mesquita verrà deportato dai nazisti agli inizi del 1944 nei campi di concentramento).

Nel 1922 Escher visitò l'Italia (Firenze, San Gimignano, Volterra, Siena, Ravello) dove rimase colpito dai paesaggi e la Spagna (Madrid, Toledo, Granada) dove studiò i motivi degli arabeschi che recupererà poi nelle tassellazioni.

Nastro di Möbius

 

Escher si stabilì a Roma nel 1923 e vi restò fino al 1935, in quelli che egli stesso definirà "gli anni migliori della mia vita". Nel 1935, a causa della dittatura fascista, si trasferisce con la famiglia a Château-d'Œx, in Svizzera, dove rimase per due anni. Si trasferì poi a Ukkel, in Belgio. La seconda guerra mondiale lo costrinse a spostarsi con la moglie, nel gennaio 1941, a Baarn, in Olanda, dove Escher visse fino al 1970. Si trasferì infine, nel 1970, a Laren, nell'Olanda settentrionale, nella casa di riposo per artisti Rosa-Spier dove però poté lavorare poco a causa delle sue condizioni di salute e dove morì il 27 marzo 1972.

Le opere di Escher hanno una forte componente matematica, molti dei mondi che ha disegnato sono costruiti attorno a oggetti impossibili come il Triangolo di Penrose oppure ad illusioni ottiche come il Cubo di Necker. Nell’opera Gravità dei rettili multicolori sporgono le loro teste da un possibile dodecaedro stellato.

Gravità

 

Nelle opere di Escher sono esposti concetti riguardanti la Topologia (la percorrenza di una superficie bidimensionale estesa in uno spazio tridimensionale come Nastro di Möbius percorso da formiche) e sull'infinito inteso sia dal punto di vista matematico che filosofico (nelle opere sul tema del Limite del cerchio un motivo ripetitivo si espande nell'infinitamente piccolo).

Limite del cerchio