L'algoritmo delle occasioni perdute. La matematica nella scuola della seconda metà del Novecento
P. Linati
L'ALGORITMO DELLE OCCASIONI PERDUTE. La matematica nella scuola della seconda metà del Novecento
Erickson, Trento, 2011
pp. 376; euro 25,00
Diciamo subito che questo non è un libro di uno storico della didattica della Matematica e neppure un libro di didattica disciplinare, sebbene questi aspetti siano entrambi presenti. Il volume passa in rassegna cinquant'anni di vista scolastica italiana visti da quell'osservatorio particolare che è la Matematica scolastica e con l'occhio attento di un insegnante, come Paolo Linati, il cui arco vitale – parafrasando Hobsbawm – “coincide quasi interamente con il periodo di cui tratta questo libro”. Paolo Linati è stato un docente di Matematica e soprattutto un docente “impegnato” nel senso che si è impegnato a tutti i livelli, dalla vita professionale della disciplina (tramite la direzione della sezione Mathesis di Varese) alla selezione dei colleghi (docente ed esaminatore nei corsi di formazione e nelle prove d'esame), dalla scrittura di articoli sulla didattica disciplinare alla stesura di testi sull'educazione degli adulti. Dunque, un osservatore competente e attento che ora vuole trasmettere ai colleghi più giovani – ma non solo a loro – ciò che ha visto accadere nel cinquantennio fra il 1955 e il 2005 nella scuola italiana.
Una precisazione va fatta circa il titolo. Come spiega l’autore nella premessa, il termine algoritmo viene qui usato “nel senso di concatenazione di cause-effetti, iniziata con l'occasione perduta della «Matematica moderna», e continuata fino all'emarginazione della matematica nella scuola delle «tre i»: inglese, impresa, internet. Algoritmo che non è passato in un programma di computer, ma che è passato nell'esperienza, a volte sofferta, di molti docenti, di molti alunni, delle loro famiglie”.
I capitoli che compongono il volume, quattordici, possono leggersi come tante tessere di un mosaico: la “matematica moderna”, la “nuova geometria”, la “logica e filosofia della matematica nella scuola secondaria”, la “logica dell'incerto”, il “computer” e la “matematica numerica”, la “matematica per l'interpretazione del reale”, la “matematica per il cittadino”, la “matematica per il disagio”. Il libro si chiude con un capitolo dedicato alla “formazione e vita professionale” del docente di Matematica.
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