Tigri e teoremi, scrivere teatro e scienza

Year: 2008
Il nostro Paese è notoriamente poco generoso nei confronti di artisti, scienziati e uomini di pensiero in generale. Pensare di vivere e prosperare facendo i matematici o gli attori/drammaturghi è assai arduo; immaginare di fare del teatro e della Matematica, insieme, la propria professione, è un'impresa da far tremare i polsi ai più coraggiosi...

Maria Rosa Menzio

Tigri e teoremi, scrivere teatro e scienza

Springer, Milano 2007

pp 240; euro 19,95

 

Il nostro Paese è notoriamente poco generoso nei confronti di artisti, scienziati e uomini di pensiero in generale. Pensare di vivere e prosperare facendo i matematici o gli attori/drammaturghi è assai arduo; immaginare di fare del teatro e della Matematica, insieme, la propria professione, è un'impresa da far tremare i polsi ai più coraggiosi.

Eppure la torinese Maria Rosa Menzio pare essere riuscita nell'impresa: matematica di professione, da anni definitivamente ha abbracciato il mestiere di drammaturgo e di attrice ed è ben nota per i suoi accattivanti spettacoli di “teatro di scienza”. Basti ricordare gli spettacoli Padre Saccheri , Carteggio celeste (dedicato al fitto carteggio tra Suor Maria Celeste, al secolo Virginia Galilei, ed il sommo padre), Senza fine, Inchiesta su Cardano . E' un'attività di “teatrante” (nel senso nobile della parola) che si accompagna ad un'intensa e appassionata opera di divulgazione rivolta agli studenti delle scuole superiori.

Eccola adesso pubblicare, per i tipi della Springer – nella bella collana i Blu diretta da Marina Forlizzi – Tigri e Teoremi, scrivere teatro e scienza , sua seconda opera dopo Spazio, tempo, numeri e Stelle, edita da Bollati nel 2005.

Riassumere in poche righe questo viaggio di 240 pagine, da Galileo a Popper, passando per Dürrenmatt e Brecht, sino a Lakatos, attraverso mille spunti, riflessioni e citazioni, sarebbe davvero arduo e di scarso significato. Consigliamo, piuttosto, una lettura attenta, meditata e gustata. Un libro da leggere dalla prima all'ultima pagina, ma anche da riprendere in mano dopo qualche tempo, per cogliervi nuovi spunti e nuove emozioni.