Gli elefanti che contano

30/10/2018

Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Ethology dal gruppo della Società giapponese per la promozione della scienza coordinato da Naoko Irie, anche gli elefanti asiatici saprebbero contare. Dopo pulcini e api, anche nei pachidermi si sono rilevati aspetti cognitivi che sono gli stessi alla base dei calcoli più elementari, come distinguere quantità diverse di frutti. Non si tratta quindi di una conta vera e propria ma bensì il saper distinguere una quantità più grande di un'altra.

Irie e il suo gruppo hanno addestrato l'elefantessa di 14 anni Authai, dello zoo Ueno di Tokyo, a imparare a usare un touch screen per saggiarne le abilità matematiche attraverso un loro programma. L'animale doveva scegliere tra coppie di figure quelle col maggior numero di frutti come banane, angurie e mele. Authai ha indicato la figura corretta 181 volte su 271, ovvero nel 67% dei casi.

L'elefantessa Authai alle prese con i "conti"

 

Come ha spiegato il neuroscienziato Giorgio Vallortigara dell'Università di Trento: "La matematica approssimata, il cosiddetto 'senso del numero' sembra diffusissimo nel regno animale, sia nei vertebrati che negli invertebrati. (…) a differenza dei casi analizzati finora nei quali la capacità degli animali era approssimata, per esempio erano più bravi a distinguere 8 banane da 2 rispetto a 8 da 7, questo elefante sembra capace di rispondere indipendentemente dalla distanza numerica. Un po' come se facesse un'aritmetica precisa, che di solito richiede l'uso di simboli esterni, come facciamo noi esseri umani quando andiamo a scuola. Sarei, però, molto cauto nell'interpretare i dati, perché si tratta di un solo animale".