La matematica delle foglie

11/06/2019

Il meccanismo che regola la disposizione delle foglie su una pianta (in termini più precisi, la fillotassi), fondamentale per l'ottimizzazione delle condizioni d'illuminazione e dunque per la fotosintesi clorofilliana, è ancora oggi oggetto di studio da parte degli scienziati. L'equazione matematica finora usata per creare dei modelli sulla loro disposizione ha alcuni limiti, ad esempio alcuni arrangiamenti inusuali non riescano a essere calcolati.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo ha sviluppato un nuovo modello matematico molto più preciso che riflette al meglio le particolarità di distribuzione delle foglie nel regno vegetale. Per descrivere la fillotassi di una pianta, si può considerare l'angolo che le foglie formano tra loro (dalle più vecchie alle più giovani): il basilico e la menta, ad esempio, presentano foglie disposte con un angolo di 90 gradi, mentre alcune piante, come l'aloe, dispongono le loro foglie in una spirale in cui l'angolo tra le foglie corrisponde all'angolo aureo, circa 137,5 gradi.

I ricercatori giapponesi sono partiti da un particolare disposizione delle foglie, detto orixata, nel quale le foglie presentano una ripetizione periodica di una sequenza di diversi angoli di divergenza: 180, 90, 180 e 270 gradi. Hanno poi ipotizzato che la formazione del tipo di disposizione fosse dovuta al macchinario cellulare e genetico condiviso da tutte le piante.

Per approfondire: La disposizione delle foglie spiegata dalla matematica