Nobel per la Fisica 2015

06/10/2015

L'Accademia Reale Svedese delle Scienze ha annunciato i vincitori del Premio Nobel per la Fisica 2015. Si tratta del giapponese Takaaki Kajita e del canadese Arthur B. McDonald "per la scoperta delle oscilazioni del neutrino, che mostrano che i neutrini hanno massa".

I due fisici quindi hanno posto fine al dibattito sulla massa del neutrino che per decenni ha impegnato le ricerche fisiche di tutto il mondo. Infatti secondo il Modello Standard basato sulla teoria quantistica i neutrini dovevano essere sprovvisti di massa, ma alcune ricerche avevano meso in dubbio questa ipotesi (si era scoperto che i neutrini possedevano un momento angolare).

La storia del neutrino è stata segnata anche dai fisici del nostro Paese, infatti, dopo che Wolfgang Pauli ne postulò l'esistenza nel processo di decadimento beta, il nome "neutrino" fu battezzato da Edoardo Amaldi durante una conversazione con Enrico Fermi all'Istituto di Fisica di via Panisperna a Roma, come diminutivo scherzoso della parola neutrone. La particella fu poi studiata da Enrico Fermi e in particolare da Bruno Pontecorvo.

Takaaki Kajita

Nato nel 1959, Kajita ha studiato presso la Saitama University dove si è laureato nel 1981 e, nel 1986, ha ottenuto il dottorato all'Università di Tokyo. A partire dal 1988 lavora presso l'Institute for Cosmic Radiation Research di Tokio che, dal 1999, dirige. Sin dall'inizio della sua carriera, Kajita ha preso parte all'esperimento Superkamiokande sull'osservazione e lo studio dei neutrini.

 

Arthur B. McDonald

Nato nel 1943, McDonald si è laureato in Fisica nel 1964 e specializzato nel 1965 presso la Dalhousie University in Nuova Scozia; ha poi ricevuto il dottorato presso il California Institute of Technology. È direttore del Sudbury Neutrino Observatory Institute e professore di Astrofisica delle particelle presso la Queen's University di Kingston (Ontario). Sin dalla seconda metà degli anni Sessanta ha partecipato a esperimenti sullo studio sulla possibile massa dei neutrini, sul numero di neutrini che dal Sole giungono sulla Terra e sulla massa mancante dell'Universo.