George Boole

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George Boole, nato il 2 novembre 1815 a Lincoln (Inghilterra), è considerato il fondatore della Logica matematica e la sua opera ha influenzato ampi settori della Filosofia.

A causa della povertà della famiglia, Boole studiò da autodidatta imparando il greco, il latino, il francese, il tedesco, l'italiano e la Matematica (studiata sui testi di Laplace e Lagrange). Incoraggiato da Duncan Gregory, curatore del Cambridge Mathematical Journal, Boole si dedicò allo studio dei metodi algebrici per la risoluzione delle equazioni differenziali e la pubblicazione dei suoi risultati in questo campo gli valse una medaglia della Royal Society. Nel 1849 ottenne la cattedra di Matematica al Queen's College di Cork e qui rimase per il resto della sua vita. In risposta alla polemica fra Augustus De Morgan e William Hamilton sulla quantificazione del predicato, nel 1847 pubblicò “The Mathematical Analysis of Logic” nella quale propose una sua interpretazione del rapporto fra Matematica, Logica e Filosofia. Boole considerava la Logica una scienza vera e propria e applicò ai simboli le regole dell’algebra inaugurando così la cosiddetta logica formale.

George Boole

 

Nel 1854 pubblicò “The Laws of Thought”, considerata la sua opera più importante, nella quale sono riportati gli studi sulle leggi delle operazioni mentali alla base del ragionamento e la traduzione di queste nel linguaggio simbolico del calcolo. Con questo lavoro fondò la teoria di quelle che attualmente vengono definitee Algebre di Boole. Successivamente si dedicò allo studio delle equazioni differenziali e del calcolo delle differenze finite e ai problemi generali del calcolo delle probabilità.

Nel campo della Logica i suoi più grandi meriti sono stati l'applicazione del calcolo simbolico e il superamento del modello aristotelico. L'opera di Boole è alla base degli studi sui circuiti elettronici e ha costituito un passo importante verso la concezione dei moderni computer.

Boole morì a Ballintemple a l’8 dicembre 1864, all'età di soli 49 anni, per una grave forma di polmonite causata da un banale raffreddore.