Arkimedeion. La Matematica a Ortigia

Dall'ultimo numero di Alice&Bob (n. 36-36) presentiamo l'articolo di Marco Crespi in cui presenta Arkimedeion, museo siracusano tutto dedicato alla vita e alle invenzioni del matematico siciliano Archimede.

 

Dopo la rubrica "Connessioni" del numero precedente, torniamo a parlare di Archimede. Quattro o cinque anni fa, durante il coffee break di un Convegno mi capita di incontrare un ingegnere siciliano. Non ci conoscevamo e non ci siamo più incrociati dopo, ma un pezzo di quella chiacchierata mi rimase in testa. L'ingegnere mi aveva espresso tutta la sua tristezza per il fatto che una città come Siracusa non riuscisse a dedicare uno spazio museale ad Archimede, il grande scienziato che proprio a Siracusa nacque e passo la maggior parte della sua vita.

Questo ricordo mi ha suggerito di seguire con attenzione i movimenti in quella bellissima città, ricca di motivi per visitarla, e poco dopo appresi che un'idea simile era già in cantiere, nata da un privato con il coinvolgimento del CNR. E' cosi che e nato Arkimedeion, un museo scientifico dedicato ad Archimede. Aperto alla fine del 2011, ha già dimostrato in questo breve periodo di essere un centro attivo e molto vivace per la comunicazione del pensiero di Archimede e del pensiero scientifico a tutto tondo. Ma entriamo nel dettaglio.

Arkimedeion e un museo scientifico e tecnologico dedicato al grande matematico e fisico greco, vissuto a Siracusa fra il 287 e il 212 avanti Cristo: Archimede fu un vero genio, uno dei massimi scienziati dell’antichità ed è importante che la sua città natale gli abbia dedicato un museo che illustra i vari argomenti scientifici che il siracusano ha affrontato o anche quelli che le leggende gli hanno attribuito nei secoli successivi, come i famosi specchi ustori che avrebbero incendiato le navi romane che assediavano Siracusa. Tutto ciò è presentato al visitatore grazie a 24 originali exhibit interattivi capaci di catturare l'interesse di grandi e piccini. Ci sono gli exhibit, ci sono i pannelli e ci sono un gran numero di supporti multimediali che consentono una comprensione di grandi scoperte matematiche (misure di superfici e di volumi, quadratura del cerchio, calcolo del baricentro dei corpi) e fisiche (principio della leva, galleggiamento dei corpi). Le spiegazioni, spesso affidate a stimolanti simulazioni, sono accompagnate da note storiche, informazioni sull’opera di Archimede, aneddoti, bibliografia che guidano il visitatore nel periodo storico nel quale Archimede e vissuto e nel cuore delle sue grandi scoperte. Le linee principali che il museo segue sono tre: le macchine per la guerra e la pace, la Matematica e la Geometria, la Fisica statica e idrostatica. Un bellissimo catalogo in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) le descrive nei minimi dettagli, diventando un utile ricordo e uno strumento di studio per le scuole in visita. Il museo continua a svilupparsi e a proporre nuovi stimoli. Ultimo in ordine di tempo è l’apertura di un cinema 3D dove si possono visionare documentari su varie tematiche scientifiche.

L'avvio del progetto del museo fu un po' una corsa ad ostacoli non tanto per gli ideatori ma perché coincise con la ristrutturazione dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia del CNR (tra gli Istituti di ricerca italiani più attivi nel campo della divulgazione). In un’intervista, Marco Bianucci (primo ricercatore presso l'Istituto di Scienze Marine, ISMAR - CNR di La Spezia), che ha seguito la realizzazione del museo di Archimede di Siracusa fin dall'inizio, descrive come si e arrivati alla sua nascita: "Il progetto dell'Arkimedeion risale ormai all'inizio degli anni duemila, quando Gaetano Mercadante [Presidente del Gruppo Thesauron] pensò di partecipare ad un bando POR della Regione Sicilia con un progetto finalizzato alla realizzazione di un museo dedicato al grande personaggio Archimede a Siracusa. Si informò allora su chi in Italia come istituzione pubblica poteva fargli da partner e vide che l'Infm (Istituto Nazionale per la Fisica della Materia) aveva già realizzato numerose attività di comunicazione o divulgazione (mi riferisco a progetti come "Impara giocando", "Semplice e complesso", i numerosi multimediali che giravano per le scuole). Quindi il progetto venne scritto insieme da Infm e Gruppo Thesauron. La parte "scientifica" del progetto, la definizione degli Exhibit e dei contenuti, fu a carico soprattutto dell'Infm che ovviamente ne aveva le competenze. Fu costituita poi la società Agorasophia, che partecipò al bando e lo vinse. Questa è la genesi. Poi ci fu una pausa abbastanza lunga – di qualche anno – dovuta al fatto che l'Infm con un decreto ministeriale fu accorpato al CNR e quindi, di fatto, sparì come riferimento giuridico. Fu un periodo di limbo in cui si cercò di dare una definizione all'interno del CNR di quello che era il vecchio Istituto nazionale di fisica della materia. Agorasophia, pur essendo latitante l'Infm, cercò di andare comunque avanti continuando sia nella messa a punto dei contenuti (partendo dalle tracce che erano state scritte e dai documenti lasciati dall'Infm) sia nella definizione di tutto quello che era previsto nel bando, come le opere necessarie a livello di progetto per ristrutturare Palazzo Orsi a Siracusa, il luogo scelto come sede del museo. Dopo alcuni anni, superato il periodo di transizione dell'Infm verso il CNR, il dott. Mercadante, avendo a cuore di non perdere l'opportunità importante di poter realizzare il museo, tornò alla carica con il CNR per cercare di portare a termine il progetto".

Scorrendo il colophon del progetto, si può notare come l’unione fa la forza. Tra chi ha contribuito a far sì che questa sfida fosse un successo, ci sono molte persone e istituzioni di spicco italiane e estere. Sì, anche estere perche come partner troviamo anche la fondazione spagnola "la Caixa" che gestisce alcuni Science Center in Spagna tra cui il bellissimo museo della scienza di Barcellona, curato da Jorge Wagensberg, una delle menti più innovative nella museologia scientifica.

E' proprio con le parole su Archimede di Jorge Wagensberg (di cui invitiamo a leggere i tredici principi della museologia scientifica all'indirizzo http://bit.ly/11I4s54) che vogliamo salutarvi, invitandovi a visitare questa nuova perla nel panorama italiano.

"Archimede fu matematico, fisico, ingegnere, inventore e astronomo. La sua esistenza (fra il 287 e il 212 a. C.) fu tutta dedicata a perseguire la comprensione della realtà del mondo. La sua passione iniziava con il concetto stesso di idea e portava, direttamente o indirettamente, alla soluzione di un problema reale. Non sappiamo molto della sua vita personale. Tuttavia molto è quello che si può indovinare dalla sua opera, dalle questioni che affrontò, da come le risolse e dalle conseguenze che ebbero tutte le sue realizzazioni per la vita e la sopravvivenza dei suoi concittadini. C'è una caratteristica che emerge comunque sopra tutto il resto: la sua capacità di anticipare conoscenze e discipline intere che sarebbero maturate lungo i secoli, o anche i millenni, successivi (…). Nella scienza non basta avere un’idea (primo passo), l'importante è capire che l'idea è rivoluzionaria (secondo passo) e convincere di questo tutti (terzo passo). Archimede fu forse il primo inventore a comprendere l'importanza dei tre elementi insieme. In molte occasioni, cominciava cercando di risolvere un problema concreto; poi veniva l'idea (Eureka!), e finalmente la diffusione della buona notizia ai quattro venti. In Matematica intuì quasi tutto. Per questa ragione, qualsiasi pensatore che abbia dato un contributo alla Matematica occupa un posto lungo un cammino iniziato da Archimede oltre due millenni fa. Newton e Leibniz si contesero la paternità del calcolo differenziale, Archimede lo intuì. Napier sviluppò i logaritmi, Archimede li intuì. Gödel ideò il teorema più importante nella storia della Logica matematica, Archimede intuì la Logica come disciplina matematica. Galileo e Newton concepirono la Fisica moderna come una lettura matematica della realtà, Archimede mosse i primi passi in quella direzione pensando all'equilibrio e al movimento dei corpi. La combinatoria, la teoria della misura, la teoria dei grandi numeri, la geometria delle coniche e dei poliedri…: quasi nulla di importante sfuggì al finissimo olfatto di Archimede che anticipò buona parte della conoscenza intellegibile, obiettiva e dialettica, che costituisce la scienza quale oggi la intendiamo. Archimede è insomma un pezzo importante della cultura umana. Risulta che questa mente brillantissima – secondo molti la più brillante della storia – nacque, visse e morì a Siracusa. Corse da bambino lungo le strade di questa città per giocare e, lungo queste strade, da adulto passeggiò per pensare e riflettere sulle grandi questioni. Osservò lo stesso paesaggio che possiamo vedere oggi e usò le stesse strutture che ancora esistono oggi, come il tempio dedicato ad Apollo o il teatro greco. In particolare, non sarebbe per nulla strano che avesse contribuito al disegno e alla costruzione del teatro come non fu strano l'apporto della sua creatività alla difesa della sua città di fronte all'attacco dei romani. Il museo di Archimede è un omaggio della scienza attuale all'opera archimedea ma è anche un omaggio alla sua passione volta a comprendere e a cambiare il mondo: un riconoscimento dei cittadini di Siracusa di oggi, in nome dei cittadini di tutto il mondo e dei cittadini di tutti i tempi".

Palazzo Pupillo, sede del Museo Arkimedeion, in piazza Archimede a Ortigia. Ortigia è il nome dell'isola che forma la parte più vecchia della città di Siracusa abitata fin dai tempi delle popolazioni sicule, precedenti all'arrivo dei greci