L'anniversario e le domande della Royal Society

16/12/2010

Era il 30 novembre 1660 quando un gruppo di studiosi, una dozzina in tutto, decise di unire i propri sforzi per comprendere il mondo circostante attraverso sperimentazione e osservazione: ovvero attraverso la Scienza. Quel giorno nacque la Royal Society, la più antica e più prestigiosa accademia delle scienze del pianeta che, ispirata dalle parole di Francis Bacon, esortava gli uomini a diventare "mercanti di luce" per illuminare il pianeta con la conoscenza. Nei 350 anni di storia hanno fatto parte scienziati quali Newton, Leibniz, Babbage e fra gli attuali membri ricordiamo l’italiana Rita Levi-Montalcini.

L'anniversario viene celebrato con dibattiti, convegni, pubblicazioni; Martin Rees, astronomo reale e attuale presidente della Royal Society, ne approfitta per chiedersi quali sono le scoperte che l'uomo potrà fare nei prossimi 350 anni e quali sono le nuove domande a cui la scienza dovrà rispondere. Con l'aiuto di colleghi, scrittori, intellettuali, il presidente della Royal Society ne individua una decina, riassunte poi in un articolo dal Guardian di Londra. Una parte degli interrogativi riguardano il cosmo, altri lo sviluppo della società, la matematica e i temi etici (la prima domanda della lista è “Cos’è la coscienza?”).

Le domande poste dalla Royal Society sono le seguenti:

  1. Cos'è la coscienza?
  2. Cosa successe prima del “big bang”?
  3. La scienza e la tecnica ci ridaranno la nostra individualità?
  4. Come gestiremo la fiorente popolazione mondiale?
  5. C'è uno schema nei numeri primi?
  6. Possiamo rendere pervasivo il pensiero scientifico?
  7. Come assicureremo che l'umanità sopravviva e fiorisca?
  8. Qualcuno sa spiegare bene il significato dello spazio infinito?
  9. Potrò registrare il mio cervello come registro un programma alla tele?
  10. L'umanità potrà raggiungere le stelle?

Dal 1660 la scienza ha compiuto enormi progressi allargando la conoscenza in ogni campo, ma resta ancora molto da esplorare. Abbiamo ancora tante domande senza risposta.