I matematici indagano il funzionamento della memoria

04/04/2012

All'Università di Pittsburgh in Pennsylvania un gruppo di ricerca ha creato e sta testando dei modelli di calcolo per capire in che modo la variabilità del sistema neurale influenza funzioni come la memoria a breve termine e i processi decisionali.

In un articolo pubblicato online sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences, il team ha esaminato come le fluttuazioni nell'attività cerebrale influenzino le dinamiche sinaptiche connesse allo svolgimento di compiti cognitivi. Brent Doiron, professore di Matematica della P. Dietrich School of Arts and Sciences di Pittsburgh, ha dichiarato: "Riuscire a tradurre la variabilità espressa a livello cellulare in comportamenti cognitivi rappresenta senz'altro una delle più importanti sfide delle neuroscienze". "E' un dato di fatto - ha continuato - che la memoria a breve termine si degrada nel tempo. Se si tenta di richiamare alla mente un dato memorizzato, probabilmente ci saranno degli errori e queste imperfezioni cognitive aumentano in modo proporzionale al tempo trascorso dal coinvolgimento della memoria a breve termine".

Da precedenti esperimenti sull'attività neurale, effettuati durante lo svolgimento di semplici compiti cognitivi, si è evinta una variabilità molto marcata a seconda dei soggetti e dei compiti da svolgere. Il lavoro del gruppo di matematici è quello di cercare di collegare la struttura e la dinamica di questa variabilità stocastica alla variabilità della performance cognitiva. Trovare un collegamento tra queste due strutture potrebbe fornire importanti indizi sui meccanismi neurali che supportano la cognizione.