La scomparsa di Marcello Cini

24/10/2012

E' morto a Roma, il 22 ottobre scorso, all'età di 89 anni il fisico Marcello Cini. Fiorentino, classe 1923, fu chiamato all’Università "La Sapienza" di Roma (di cui è stato professore emerito) da Edoardo Amaldi e Enrico Persico e i suoi studi si rivolsero alla Meccanica quantistica e alla Epistemologia .

Ma Cini era un uomo a tutto tondo, capace di passioni civili e intellettuali: maestro dell’ambientalismo scientifico e padre nobile di Legambiente, è stato anche uno dei grandi eretici della sinistra italiana, capace sempre di spiazzare e sempre pronto a rivendicare le proprie opinioni. Celebre fu il suo scontro nel '56 con il P.C.I. sulla condanna dell'invasione sovietica dell'Ungheria. Nel ’70 fu poi radiato da partito assieme a Pintor, Rossanda e Magri e al gruppo del Manifesto che contribuì a fondare.

Marcello Cini


Divenne famoso nel ’76 per il pamphlet scritto a più mani “L’ape e l’architetto” in cui attaccava il mito della neutralità della Fisica, scrivendo “la Fisica è politica, è sottoposta agli interessi”. Nel suo ultimo libro “Dialoghi di un cattivo maestro” (2001) aveva scritto: “Il mio è stato il secolo nel quale la civiltà umana ha appreso a trasformare la materia inerte in modo da riuscire a progettare a costruire un mondo artificiale destinato a soddisfare sempre meglio i suoi crescenti bisogni di beni e strumenti materiali. Il dramma del nostro secolo è stato però il fallimento dei tentativi di riversare sull'umanità intera i benefici di questo accresciuto potere”.