Nel 1908 la prima donna ingegnere d'Italia al Politecnico di Torino

09/03/2018

Si chiamava Emma Strada e nel 1908 si è laureata al Politecnico di Torino ed è stata la prima donna ingegnere d'Italia.

Nata il 18 novembre del 1884 a Torino, figlia dell'ingegnere civile Ernesto Strada, dopo la maturità classica nel 1903 al Liceo Classico "Massimo d'Azeglio", si iscrisse al corso di ingegneria civile al Politecnico di Torino, dove, il 5 settembre 1908, si laureò con il massimo dei voti.

Dopo qualche anno al Politecnico come assistente di Igiene Industriale, si è dedicata alle opere ingegneristiche progettando e sovrintendo i lavori di una galleria di accesso ad una miniera di Ollomont in Val d'Aosta, dell'Automotofunicolare di Catanzaro e della costruzione del ramo calabrese dell'acquedotto pugliese. Nel 1925 le venne affidato l'incarico di progettare e dirigere le operazioni di scavo di una miniera d'oro vicino a Macugnaga, nei pressi del Monte Rosa.

Nel 1957 ha fondato l'AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto) con l'intento di promuovere e tutelare il lavoro delle donne nel campo della scienza e delle tecniche, favorire l'assistenza reciproca nel campo della professione, coltivare legami culturali e professionali con analoghe associazioni italiane ed estere. Morirà nel 1970 pochi mesi prima di presiedere a Torino la III Conferenza internazionale di donne ingegneri e scienziate.

Emma Strada