La scomparsa di Dantzig

 

Dantzig tra Koopmans (a sinistra) e  Kantorovich (a destra)

Venerdì 13 maggio -alle 4 del mattino- è morto George Bernard Dantzig. Aveva 90 anni.

Dantzig è stato uno dei pionieri dell'ottimizzazione e il suo nome rimane particolarmente legato alla programmazione lineare e al suo “metodo del simplesso”. Membro della “National Academy of Engineerin”, della “National Academy of Science” e della “ American Academy of Arts and Sciences”, ha ricevuto la “National Medal of Science” oltre a varie lauree ad honorem. Con la sua ricerca e i suoi seminari ha avviato la creazione di gran parte dei settori che costituiscono l'ingegneria dei sistemi e le sue teorie sono state ampiamente sfruttate nella progettazione delle reti e dei componenti in ambito informatico, meccanico e nell'ingegneria elettrica.

Dantzig era nato nel 1914. Suo padre, russo, aveva poi studiato Matematica a Parigi con Poincaré. Gli studi matematici di Dantzig presso l'Università del Maryland e poi in quella del Michigan (tra gli altri, con T.H. Hildebrandt). Riceve il dottorato in Matematica a Berkeley, con una tesi sulla soluzione di due problemi (fino a quel momento irrisolti) di Statistica matematica: il docente- Neyman- li aveva scritti sulla lavagna e lui, erroneamente, aveva pensato che sarebbero stati l'oggetto della sua tesi.

Durante la seconda guerra mondiale servì l'esercito come capo della “Combat Analysis Branch” presso il quartier generale dell'aviazione americana. Dal '46 al '52 fu consulente matematico, sempre per l'aviazione. Il metodo del simplesso è di questi anni. Il termine “Programmazione lineare” fu proposto T. J. Koopmans, che visitò Dantzig presso la “Rand Corporation” nel 1948. Il suo famoso volume “Linear Programming and Extentions” è del 1963. Da allora, le applicazioni “non si contano”: da quelle al modello input-output di Leontiev a quelle –apparentemente meno serie- del modello della dieta.

Nel 1952, Dantzig si spostò a Santa Monica. Nel '60 divenne professore a Berkeley, assumendo l'incarico di chairman del Centro di Ricerca Operativa. Nel '66 si spostò infine alla Stanford University come professore di “Ricerca Operativa e Computer Science”. A Standfor fondò il Centro per l'ottimizzazione dei sistemi. Da Stanford si ritirò, in pensione, nel 1997.