Martin Gardner, una vita per la divulgazione della Matematica

La Matematica è bella. Non è facile, soprattutto all’inizio, però è bella. Davvero. Tuttavia, nonostante tutto l’impegno che io possa metterci nel cercare di convincervi, a tutti torneranno in mente le chilometriche equazioni delle scuole superiori e il classico discorso da bar secondo cui la Matematica è utile solo per fare il conto della spesa.

Ci sono tuttavia tante persone che non la pensano così. In particolare una di loro, un certo Martin Gardner, è riuscito a convincere generazioni intere di curiosi che la Matematica non solo è bella, ma è anche divertente.

Nato nel 1914 in Oklahoma, Martin Gardner è noto universalmente per essere il più grande e autorevole esperto di Matematica ricreativa di ogni tempo e ogni luogo. Ancor prima di concludere la carriera universitaria, dimostrò notevoli abilità logiche e matematiche inventando giochi magici con i fiammiferi e scrivendo brevi articoli per il giornale universitario. Successivamente, terminò gli studi in Filosofia (ottenne la laurea nel 1936) e continuò a scrivere per una testata locale, finché nel 1941 decise di arruolarsi in Marina per partecipare alla seconda guerra mondiale. La notorietà arrivò nel 1956, anno in cui iniziò la celebre rubrica di giochi matematici su Scientific American, allora come oggi la più rinomata rivista di divulgazione scientifica.

Martin Gardner in Marina nel 1942

 

All’inizio la rubrica si limitava a trascrivere giochi matematici presentati da autori illustri in un linguaggio più semplice, originale, divertente e comprensibile alle masse. Si spaziava dagli enigmi di Sam Loyd alla trascrizione di appunti di Lewis Carroll, di cui Martin Gardner era grande ammiratore. Non mancavano nemmeno appunti di linguistica creativa come palindromi, anagrammi e via dicendo.

Dopo qualche anno, diventò un punto di riferimento per la comunità di Matematica ricreativa: da disciplina elitaria e riservata a un ambito quasi accademico, grazie alla capacità comunicativa originale e spigliata di Martin Gardner, era divenuta un appuntamento fisso per milioni di lettori.

Articolo di Gardner su Scientific American (vol. 236, 1977)

 

Oltre alla collaborazione con Scientific American, Gardner è anche noto per le decine di libri pubblicati sui temi più vari e per le migliaia di articoli scritti per riviste di magia, di linguistica e di pseudoscienza, disciplina – quest’ultima - verso la quale Gardner si è sempre rivelato molto scettico. È stato tra i fondatori del CSICOP, una commissione per la valutazione scientifica dei fenomeni paranormali che si prefigge lo scopo di indagare scientificamente le affermazioni apparentemente poco credibili ed eventualmente smascherarne i trucchi. La commissione ha poi stuzzicato la curiosità di scienziati di tutto il mondo, portando alla fondazione di enti simili anche negli altri paesi (in Italia esiste il CICAP fondato, tra gli altri, da Piero Angela).

La logica razionalità di Gardner, unita alla passione per la magia, ha prodotto anche qualche opera divulgativa di respiro più letterario, come “L’incredibile Dottor Matrix”, in cui usa un presunto professore scaltro e imbroglione per inebriare il lettori con trucchi di numerologia e finte macchine dal moto perpetuo.

 

Nel 1977, al culmine della sua notorietà, pubblicò per la prima volta in ambito divulgativo le recenti scoperte in tema di crittografia, sfidando i lettori a decifrare un messaggio criptato con il giovanissimo sistema RSA, che ancora oggigiorno ci permette di effettuare acquisti online in tutta sicurezza. L’articolo ha avuto un seguito inimmaginabile, tanto da convincere un gruppo di ricercatori volontari (circa 600) ad adoperarsi per scoprire il messaggio nascosto. La soluzione arrivò solo nel 1994, 17 anni dopo: questo dimostrò sia l’efficacia del sistema utilizzato, sia il legame forte che si era creato tra Martin Gardner e i suoi estimatori.

Gardner si è spento all’età di 94 anni, il 22 maggio del 2010. Tuttavia, la sua immensa produzione letteraria, insieme ai suoi rompicapo e ai paradossi da lui inventati continuano ad appassionare generazioni di curiosi, giovani e meno giovani. In questi giorni si festeggiano i 100 anni dalla sua nascita: in tutto il mondo si terranno manifestazioni in suo onore, rendendo il suo personaggio immortale come la Matematica, quella disciplina troppo spesso considerata arida e vuota, che lui ha saputo trasformare in qualcosa di magico, divertente e appassionante.