Matematica in politica: nuovi scenari di ricerca?

Tratto dal n. 98 di Lettera matematica pristem proponiamo l'articolo di Antonin Durand sulla storia e l'impegno dei matematici impegnati socialmente e politicamento nell'Italia liberale.

 

Come fare una storia sociale e politica dell'impegno dei matematici nell'Italia liberale che possa apportare uno sguardo complementare ai numerosi lavori pubblicati su questo soggetto dagli storici della Matematica? A partire dal 1915, infatti, qualche giorno dopo l'entrata dell'Italia in guerra, Gino Loria già sottolineava in un opuscolo il numero di matematici italiani coinvolti negli scontri militari e nelle lotte politiche per la rinascita nazionale. Qualche anno dopo, nel 1923, ritornava in un saggio più ampio sul ruolo dei matematici nella vita pubblica e si interrogava sull'impegno degli scienziati attraverso i secoli. E dopo Loria molti altri studiosi si sono confrontati con il delicato problema, fino al recente e importante libro di Umberto Bottazzini e Pietro Nastasi sui matematici italiani in politica all'epoca del Risorgimento. Gli storici della Matematica non hanno quindi cessato di sottolineare la forte presenza dei matematici nelle istanze politiche, in particolare in parlamento. Luigi Cremona senatore, vice-presidente del Senato e perfino per breve tempo ministro della Pubblica Istruzione; Francesco Brioschi, deputato e poi senatore a partire dal 1861; Enrico Betti, ugualmente membro delle due camere e sotto-segretario alla Pubblica Istruzione dal 1874 al 1876, e, naturalmente, Vito Volterra, senatore a partire dal 1905. Ma questi sono solo i più importanti matematici dell'Italia liberale che hanno preso parte direttamente alla vita politica. Altri, meno noti nel dominio della Matematica, come Camillo Ferrati, Achille Sannia o Guido Dalla Rosa Prati, cumularono anch'essi un posto di professore di Matematica all'Università con un mandato parlamentare. Questa sovrarappresentazione dei matematici italiani in confronto con le altre discipline e con gli altri Paesi europei è dunque un fatto noto, che non ha cessato di richiamare l'attenzione degli storici della Matematica.

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