Nel binomio sole/mare a Crotone si inserisce la Matematica

Il Parco Pignera era un'area di 8 ettari interamente invasa dai rovi, a poche centinaia di metri dal centro storico di Crotone e dal Castello di Carlo V. Nel 2002 l'Amministrazione comunale ha partecipato, assieme ad altri 16 Enti con un progetto di riqualificazione dell'area, al Piano Urban finanziato dalla Comunità Europea per il recupero e sviluppo dei Centri Urbani. L'idea vincente di Crotone fu quella di legare il progetto di rivitalizzazione del parco al personaggio più importante della sua storia: Pitagora. Furono vincenti la passione di Carmine Mazzei (presidente della locale sezione della Mathesis e anima scientifica del progetto), la determinazione degli amministratori locali che, puntando sul binomio scienza-matematica e sviluppo locale, hanno individuato un percorso virtuoso per i crotonesi: riscoprire e riproporre le caratteristiche colte e democratiche di una cittadina nella quale Pitagora, partendo da Samo nel V secolo a.C., trovò le condizioni politiche, culturali e sociali per fondare e sviluppare la sua Scuola. Ed è proprio dall'idea di Scuola come luogo di formazione per giovani generazioni, ma anche luogo permanente di educazione per cittadini che vogliono essere informati sui progressi della scienza, si è realizzato il progetto del Parco Pitagora.

Struttura del Parco Pitagora

 

La struttura, nata dalla collaborazione di architetti ed ingegneri veneti con professionisti locali, è una suggestiva realizzazione architettonica che prevede zone museali permanenti, laboratori attivi sul tipo dei musei attivi, aree per convegni o mostre temporanee, terrazze panoramiche dalle quali si ha la visione dell'intero parco e nel quale sono collocati 17 exhibit matematici (di cui sono riportate alcune immagini). Intorno a questi si realizzano vere e proprie lezioni secondo uno schema di scuola all'aperto immersa nella natura, dalla cui osservazione la Matematica ha sempre tratto gli stimoli più suggestivi e le provocazioni per andare oltre.

 

Nel 2009 il parco è stato oggetto di vandalismo delle strutture del museo e delle istallazioni all'aperto. Il gesto vandalico, il disprezzo per la scienza, il tentativo di colpire una comunità civile che si stava organizzando a fruire una struttura di partecipazione hanno reso il Parco Pitagora un luogo simbolo della difesa della democrazia scientifica e del sapere, come accaduto a Bagnoli con l'incendio della Città della Scienza. Crotone non si è arresa. Utilizzando tutte le opportunità offerte dai PISU sono state ripristinate molte delle strutture danneggiate ed è stata affidata la gestione del parco a una cooperativa di inclusione sociale, la Jobel, proprio come risposta al gesto intimidatorio.

 

Il 20 luglio il sito è stato riconsegnato alla cittadina con uno spettacolo di luci e suoni, che ha visto le linee e le superfici geometriche animarsi di movimenti suggestivi. La riapertura è stata una prima occasione per ripensare alle attività future e alle iniziative per stimolare curiosità, partecipazione e libero apprendimento della Matematica nei giovani e meno giovani.