Un matematico a capo della ricerca europea

Dopo una selezione tra numerosi candidati di altissimo livello, la Commissione Europea il 14 maggio scorso ha nominato Mauro Ferrari quale Presidente del Consiglio europeo della ricerca (Cer), incarico che ricoprirà a partire dal 1 gennaio 2020 allo scadere del mandato dell'attuale presidente Jean-Pierre Bourguignon.

Nato a Udine nel 1959, dopo aver frequentato il Liceo classico si iscrive a Matematica all'Università di Padova. Dopo la laurea nel 1985 si trasferisce negli USA dove ottiene il dottorato in Ingegneria meccanica all'Università della California. Studia anche Medicina presso l'Università dell'Ohio e inizia le sue ricerche sulle nanotecnologie nel campo della bioingegneria applicate in medicina per combattere il cancro. Attualmente ricopre la carica di presidente e amministratore delegato del Houston Methodist Research Institute in Texas e della The Alliance for NanoHealth.

 

Mauro Ferrari

 

La nomina di Ferrari da parte della Commissione Europea è arrivata dopo una procedura di selezione guidata da un comitato di ricerca di alto livello composto, fra gli altri, dal Presidente dell'Università Bocconi Mario Monti e dal Direttore generale del CERN Fabiola Gianotti. Con il suo arrivo al comando del Cer, Ferrari si troverà a gestire Horizon Europe, il più ambizioso programma di ricerca e innovazione dell'Unione europea, inoltre dovrà gestire un bilancio di 16,6 miliardi di euro per valutare e finanziare la ricerca di alto livello.

Tra le sue prime dichiarazioni, Ferrari ha affermato che: "È un onore essere stato scelto come prossimo presidente del Consiglio europeo della ricerca. Desidero ringraziare la Commissione europea e il Consiglio scientifico del Cer per avermi affidato la guida di questa impresa unica mentre prepariamo il terreno per il nuovo programma Horizon Europe dell'UE".