Karl von Staudt

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Karl von Staudt è nato il 24 gennaio 1798 a Rothenburg sulla Tauber, città della Baviera situata in prossimità del confine settentrionale del Würtemberg. Dei sette figli della famiglia paterna, ne sopravvissero tre tra cui Georg (ultimo nato).

Ricevuta l'istruzione primaria nelle scuole della città natale, nel 1814 entra nel ginnasio della vicina Ansbach dove completa brillantemente l'istruzione secondaria mostrando fin da allora una particolare preferenza per la Matematica. Diplomato con una medaglia d'onore, frequenta a partire del 1817 l'Università di Göttingen dove segue per alcuni semestri i corsi di Gauss che esercita sul giovane von Staudt una grande influenza.

Nel 1822 si laurea presso l'Università di Erlangen e subito dopo, in seguito ad un brillante esame di abilitazione sostenuto a Monaco, viene nominato docente di matematiche al Ginnasio di Würzburg e contemporaneamente libero docente presso l'Università di quella città. Nel 1827 passa al Ginnasio di Nürnberg (insegnando anche nella locale scuola politecnica) e finalmente, nel 1835, arriva il pieno riconoscimento dei suoi meriti scientifici con la chiamata quale professore ordinario di Matematica presso l'Università di Erlangen dove rimane fino al termine della sua vita. «Vita tranquilla – scrive Corrado Segre – di un uomo pieno di bontà e di modestia, esempio di costumi semplici e di severa virtù, amante della solitudine, ma gioviale in compagnia, scrupolosissimo nell'adempimento dei suoi doveri, coscienzioso in tutto, ed occupato specialmente dai pensieri della famiglia, delle ricerche scientifiche e dell'insegnamento».

ritratto di Karl von Staudt

 

A parte i primi lavori giovanili, la sua vita scientifica di von Staudt è tutta dedita allo studio della Geometria proiettiva. Suggestive furono le letture del “Traité des propriétés projectives des figures” (1822) di Poncelet, del “Barycentrische Calcul” (1827) di Möbius e del “Systematischer Entwicklung der Abhangigkeit geometrischer Gestalten voneinander” [Sviluppo sistematico della reciproca dipendenza di forme geometriche] di Steiner, del 1832. Convinto però che la Geometria proiettiva mancasse di basi solide e rigorose e che si dovesse tagliare definitivamente il cordone che la univa alla Geometria metrica nel 1847 pubblicò il testo “Geometrie der Lage” [Geometria di posizione] in cui von Staudt riunisce con rigore e chiarezza le ricerche dei suoi predecessori e riesce, a partire dalle più semplici nozioni di geometria elementare, a ritrovare tutti i concetti e le principali teorie geometriche non senza note di originalità.

edizione italiana di "Geometrie der Lage"

 

Von Staudt è morto l'1 giugno 1867.