Kurt Gödel

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Kurt Gödel, uno dei grandi della Logica matematica del ‘900, nasce a Brno, in Moravia, il 28 aprile del 1906. Sin da giovane mostra alcuni aspetti della personalità che lo contraddistingueranno per tutta la vita: una geniale brillantezza negli studi, una preponderante introversione e una cagionevole salute. All'età di otto anni si ammala di una febbre reumatica, che suscita in lui una eccessiva preoccupazione sia per la sua salute sia per i pericoli insiti negli alimenti.

 Gödel studiò all’Università di Vienna, dove fu allievo del matematico Hans Hahn, occupandosi di Matematica e Filosofia. Nello stesso periodo frequentò anche il Circolo dei neopositivisti, dei quali peraltro non condivise mai le posizioni filosofiche. Concentrò subito i suoi interessi sulla Logica matematica e nel 1929, dopo essere diventato cittadino austriaco, ottenne il dottorato con una tesi nella quale dimostrò la completezza del calcolo dei predicati del primo ordine, rispondendo positivamente alla domanda se fosse possibile dimostrare tutti gli enunciati veri per ogni interpretazione dei simboli.

Kurt Gödel

 

Nel 1933, invitato da John von Neumann e Oswald Veblen, si trasferì una prima volta negli Stati Uniti, dove rimase per un anno insegnando presso l'Institute for Advanced Study (IAS) di Princeton, divulgando il suo teorema che afferma che afferma l’incompletezza di alcuni sistemi matematici che contengono affermazioni di cui non si può dimostrare né la verità né la falsità. Intanto, sia durante la sua permanenza in USA sia nei suoi soggiorni viennesi, denotava i segni di un progressivo esaurimento nervoso.

 In seguito all'annessione nazista dell'Austria, diventa automaticamente cittadino della Germania e nel 1940, temendo di essere chiamato alle armi, si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti. Torna nuovamente all'Institute for Advanced Study, dove rimarrà fino alla fine della sua vita. Dello IAS diventa membro permanente nel 1946, professore ordinario nel 1953 e professore emerito nel 1973. Dal 1948 diventa cittadino statunitense. A Princeton stringe una forte amicizia con Albert Einstein. Celebri sono le loro passeggiate (e le relative fotografie) e conversazioni quotidiane.

Gödel e Einstein a Princeton

 

Gödel muore il 14 gennaio 1978 per inedia, lasciandosi uccidere dalla fame, a causa dei disturbi ipocondriaci di cui soffriva che lo portavano a non mangiare per paura di essere avvelenato.