Umberto Cisotti

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Umberto Cisotti era nato a Voghera (Pavia) il 26 febbraio 1882; è morto a Milano il 6 luglio 1946.

Si era laureato nel 1903 a Padova dove, dopo una parentesi d'insegnamento nelle scuole medie, dal 1907 al 1913 fu assistente di Tullio Levi-Civita, il quale ebbe un'influenza determinante sulla sua formazione scientifica. Nel 1913 ottenne, per concorso, la cattedra di Fisica matematica all'Università di Pavia, ma si stabilì a Milano. Qui insegnò al Politecnico, per incarico, Meccanica e Analisi, finché nel 1921 vi passò come ordinario di Meccanica razionale. Insegnò anche a Milano dopo la fondazione dell'Università (1924) e nel 1927 fu tra i fondatori del Seminario matematico e fisico.

Le numerose sue pubblicazioni (circa 200) riguardano principalmente l'Idromeccanica piana, da lui e dai suoi allievi esaurientemente studiata con il metodo delle variabili complesse. Più particolarmente si occupò del paradosso di D'Alembert e delle scie, nell'indirizzo di Levi-Civita. Negli ultimi anni il suo interesse si era particolarmente concentrato sul calcolo tensoriale e le sue applicazioni. Su tali soggetti, nonché sulla Meccanica e l'Analisi algebrica e infinitesimale, Cisotti pubblicò alcuni pregevoli trattati che rispecchiano le doti di ottimo insegnante.

Fu socio dell'Accademia dei Lincei e dell'Istituto Lombardo.

Necrologio: Rendiconti Lincei, App. al vol. (8) 23 (1957), pp. 8-13 (B. Finzi); Rend. Semin. Milano, 18 (1947), pp. 1-35 (A. Masotti)