Matematica e democrazia

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4-5-6- aprile 2014

Palazzo del Capitano - Orvieto

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Matematica e Democrazia

Sono numerosi gli esempi di matematici che si sono impegnati in prima persona nella vita civile del loro Paese. Anche in Italia. E spesso si sono schierati dalla parte “giusta”, per promuovere i valori della pace e l’affermazione di una società più solidale e tollerante in cui a tutti sia data la possibilità di mostrare i propri meriti, a prescindere dalla provenienza familiare e dalle condizioni sociali iniziali. Ricordando qualcuno di questi esempi, a partire dal periodo della Rivoluzione francese (quando nasce la figura professionale dello scienziato), il Convengo ricostruirà in modo originale alcune pagine della storia della Matematica e della scienza. Si spingerà fino ai tempi più recenti e ai giorni nostri con l’analisi delle tendenze emergenti e il racconto di collaborazioni scientifiche che aprono un nuovo spiraglio di pace e di sviluppo in Medio Oriente.

Le relazioni tra matematica, scienza e democrazia non si fermano comunque all’impegno personale dei ricercatori. Coinvolgono anche l’insegnamento e lo stesso pensiero matematico.

Gli insegnanti sono impegnati in un’educazione alla democrazia che trasmetta valori e comportamenti positivi e faccia della classe una microsocietà pronta all’ingresso in un contesto sociale più ampio e dove già si praticano strategie che permettano a tutti una uguale partecipazione e le stesse opportunità. Gli insegnanti di Matematica, poi, sono consapevoli di essere attori di un processo educativo che ha delle specifiche potenzialità, non solo per assicurare adeguate opportunità nel mondo del lavoro: trasmettono un pensiero non dogmatico, abituato a valorizzare le ipotesi e a dedurne il massimo risultato possibile, ma anche a vederne con lucidità limiti e parzialità. È un pensiero critico alla base della formazione di un cittadino che capisce il valore della democrazia, raggiunta con lo sforzo e a volte il sacrificio delle passate generazioni, e che ugualmente non farà mancare il suo contributo per ridurre le ingiustizie, le distorsioni, le disparità ancora presenti e massimizzare l’effettiva partecipazione.

Con alcune relazioni più strettamente matematiche, il Convegno si inoltrerà infine lungo una terza direzione (dopo aver visto l’impegno diretto dei matematici in politica e le analogie tra pensiero scientifico e pensiero democratico). Il funzionamento e lo sviluppo di una società democratica pongono non pochi problemi, a partire dalla scelta di un convincente sistema elettorale. Anche qui la Matematica interviene, fornendo i suoi strumenti per la soluzione dei problemi o perlomeno per inquadrarli, capirli e vedere consapevolmente valori e limiti delle soluzioni prospettate.