Anton Dohrn e il darwinismo a Napoli

Year: 2010
Silvia Caianiello e Christiane Groeben - le curatrici del volume - si inseriscono nelle celebrazioni dell'anno darwiniano con un contributo che chiamano "archeologico", raccogliendo alcuni documenti rilevanti per la storia del darwinismo a Napoli.

Anton Dohrn e il darwinismo a Napoli
(a cura di S. Caianiello e C. Groeben)
Denaro Libri , Napoli, 2009
pp. 199

Silvia Caianiello e Christiane Groeben - le curatrici del volume - si inseriscono nelle celebrazioni dell'anno darwiniano con un contributo che chiamano  "archeologico", raccogliendo alcuni documenti rilevanti per la storia del darwinismo a Napoli. Pubblicano così il materiale edito nella città partenopea per commemorare la figura di Darwin nel 1884 (l'iniziativa era stata presa da Enrico Stassano, allievo di Gilberto Govi docente di Fisica sperimentale), e la commemorazione dello stesso Darwin pronunciata da Salvatore Tommasi nel 1882. Il volume si apre con la riedizione dei due saggi italiani di Anton Dohrn  per documentare il ruolo della Stazione Zoologica nella vita scientifica napoletana.

Anton Dohrn (1840 - 1909) è stato uno dei più importanti darwinisti tedeschi. In Italia - a Messina - arriva nell'inverno  del 1868 e subito elabora un piano per un network di stazioni di ricerca zoologiche  dove gli scienziati avrebbero potuto fermarsi e condurre esperimenti prima di spostarsi nella successiva stazione. Due anni dopo, capisce che Napoli   - una grande città con una grande Università - sarebbe stata una sede migliore per i suoi progetti. Nasce  nel 1873 la Stazione Zoologica costruita da Dohrn nella Villa Comunale di Napoli, un centro di ricerca di grande interesse nel nostro Mezzogiorno e un modello ancora oggi citato di imprenditorialità scientifica.