Emma Wedgwood Darwin: ritratto di una vita, evoluzione di un'epoca

Year: 2013
Chi fu realmente Emma Wedgwood Darwin? Solo la premurosa moglie di uno dei più grandi naturalisti di ogni epoca, l’attenta compagna di vita di un uomo straordinario, l’infaticabile custode della vita domestica di Charles, che dedicò tutte le proprie forze alla cura dei (numerosi) figli?

C. Ceci

Emma Wedgwood Darwin: ritratto di una vita, evoluzione di un'epoca

Sironi editore, Milano, 2013

pp. 246; euro 18,00

 

Chi fu realmente Emma Wedgwood Darwin? Solo la premurosa moglie di uno dei più grandi naturalisti di ogni epoca, l’attenta compagna di vita di un uomo straordinario, l’infaticabile custode della vita domestica di Charles, che dedicò tutte le proprie forze alla cura dei (numerosi) figli? La bella biografia scritta da Chiara Ceci (con prefazione di Niles Eldredge), la prima in Italia dedicata interamente a Emma Wedgwood Darwin, ce ne offre un ritratto decisamente diverso e molto più affascinante. Innanzitutto, prima che moglie di Charles Darwin, Emma fu una Wedgwood, ovvero appartenne ad una delle famiglie inglesi più rinomate dell’intera epoca vittoriana, il cui nome è tuttora inscindibilmente legato ad alcune delle ceramiche più raffinate mai prodotte. Come tutti i Wedgwood, Emma ricevette un’istruzione completa e poté viaggiare come un uomo (il fascino del Grand Tour era ancora immutato), dedicandosi con grande libertà alle proprie passioni, in particolare la musica e la letteratura. Poté così trascorrere una vita di agi, decisamente appagante sotto molteplici aspetti ma anche sempre attenta verso chiunque avesse bisogno (parenti, amici, conoscenti e non), dimostrandosi nelle diverse circostanze (liete, come i frequenti matrimoni o l’arrivo di importanti ospiti, e non liete, come i purtroppo altrettanto frequenti lutti) un solido punto di riferimento e una ospite straordinaria.

Quando infine il suo matrimonio con Charles rinforzò ulteriormente i rapporti tra i Darwin e i Wedgwood, rapporti ormai giunti alla terza generazione, Charles Darwin trovò in lei sia una compagna ideale, sempre attenta alle sue esigenze, malattie e frequenti malanni (in parte reali, in parte dovuti ad una sicura ipocondria), sia un valido aiuto nel lavoro di scrittura, un occhio critico che spesso lo aiutò a presentare le proprie idee con maggiore chiarezza.. Nonostante le divergenze in materia di fede (Emma era una unitariana convinta e le confessioni di Charles la lasciarono spesso sconvolta) che la coppia affrontò fin dall'inizio della relazione, Emma, vedendo l’onestà intellettuale delle ricerche del marito, lo sostenne sempre e risultò per lui preziosa anche nello sviluppo delle sue idee evoluzionistiche.

Grazie alle certosine ricerche di Chiara Ceci, che ha visitato luoghi e dimore, toccato con mano preziosi documenti in prestigiosi archivi, incontrato importanti studiosi e conosciuto personalmente alcuni discendenti del grande naturalista, possiamo vivere un affascinante affresco dell'epoca vittoriana sul quale si stagliano nitidamente le figure di Charles Darwin e Emma Wedgwood, con una comprensione sicuramente migliore "del ruolo che questa ha avuto nella pubblicazione di quello che forse è il libro scientifico più importante che sia mai stato dato alle stampe".