I paradossi di Zenone

Year: 2012
Un altro libro sui paradossi di Zenone non sembra necessario, un tema su cui tanti hanno scritto saggi, libri, racconti e romanzi dai quali ci siamo sentiti "inseguiti" fin dalla scuola media inferiore sotto la costante pressione di insegnanti di Matematica e Filosofia.

V. Fano

I paradossi di Zenone

Carocci editore, Roma, 2012

pp. 142; euro 10,50

 

Un altro libro sui paradossi di Zenone non sembra necessario, un tema su cui tanti hanno scritto saggi, libri, racconti e romanzi dai quali ci siamo sentiti "inseguiti" fin dalla scuola media inferiore sotto la costante pressione di insegnanti di Matematica e Filosofia. Eppure, leggendo questo nuovo libro di Vincenzo Fano, filosofo della scienza all'Università di Urbino, si incontrano tanti nuovi e in parte inattesi spunti di riflessione, una specie di avvincente e intrigante "tour guidato" che, partendo da una chiara e rigorosa esposizione dei paradossi di Zenone, conduce il lettore lungo gli ardui sentieri che si addentrano fra infiniti e infinitesimi, divisibilità del tempo e dello spazio e le relative problematiche connesse con i problemi della continuità, densità, classi di infinito, commensurabilità, connettività, riempimento, fino a mettere in crisi i concetti stessi di spazio e tempo, movimento, limite, istantaneità. Una storia avvincente, quasi un libro giallo (e giallo è anche il colore della collana "Bussole" in cui il libro è pubblicato) con argomentazioni logiche e strategie di indagine proposte da investigatori di prim'ordine, del calibro di Aristotele, Galileo, Berkeley, Bergson, Weierstrass, Cantor, Russell, fino a confrontarsi con temi di fisica quantistica e relativistica. Per scoprire poi, alla fine del libro, che le difficoltà incontrate da Aristotele nell'affrontare i paradossi proposti da Zenone non sono ancora del tutto risolti. Insomma, uno di quei romanzi gialli che nel finale ci lasciano nell'incertezza, come in certi recenti racconti polizieschi in cui gli investigatori invocano il Teorema di Gödel per giustificare la propria incapacità a dimostrare la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato sulla base delle prove in loro possesso.

Infine una curiosa coincidenza: dopo tre anni di lavoro (così afferma l'autore nei ringraziamenti) il libro è uscito nel febbraio 2012, mese in cui Urbino era sommersa da oltre due metri di neve, una situazione in cui davvero il moto da un punto all'altro dello spazio poteva richiedere un tempo infinito, e anzi in molti casi si è deciso che era meglio non iniziare spostamenti che sarebbero risultati impossibili. Anche il libro, stampato vicino a Urbino, è rimasto bloccato per dieci giorni! Una vendetta di Zenone?