Intorno a Enriques

Year: 2007
Il volume è diviso in due parti. Nella prima di esse, quattro contributi affrontano aspetti diversi ma complementari della figura e dell'opera di Enriques. Nei primi due, Edoardo Vesentini e Ornella Faracovi si concentrano rispettivamente sui tratti peculiari propri dell'Enriques matematico, caratterizzato da un'“aristocraticità” che ne informa il modo di procedere e che si ritrova in buona parte della matematica italiana coeva...

AA. VV.

Intorno a Enriques

Agorà ed., Sarzana, 2004

pp. 215; euro 15

 

Nel 2001 si è costituito a Livorno, per iniziativa soprattutto di Ornella Pompeo Faracovi, il “Centro Studi Enriques” che vuole riproporre le tematiche e le riflessioni – metodologiche e filosofiche – di quello che è stato uno dei più importanti matematici della prima metà del Novecento.

I testi delle conferenze, del ciclo di incontri “Intorno a Enriques”, svoltisi tra il 2001 e il 2002 e organizzati proprio dal Centro livornese, sono ora raccolti in questo volume.

Riportiamo dall'introduzione di Luca Scarantino: "Il volume è diviso in due parti. Nella prima di esse, quattro contributi affrontano aspetti diversi ma complementari della figura e dell'opera di Enriques. Nei primi due, Edoardo Vesentini e Ornella Faracovi si concentrano rispettivamente sui tratti peculiari propri dell'Enriques matematico, caratterizzato da un'“aristocraticità” che ne informa il modo di procedere e che si ritrova in buona parte della matematica italiana coeva, e sulla sua partecipazione al dibattito culturale e in certa misura politico dell'epoca, con particolare attenzione alle posizioni espresse nel momento di messa a punto delle linee di riforma della scuola che avrebbero portato alla riforma Gentile del 1923. I due scritti successivi si soffermano dapprima, con Amedeo Vigorelli, sull'insegnamento etico che è possibile trarre dalla figura enriquesiana, distaccandone, anche criticamente, la portata morale in relazione ad altri autori novecenteschi, poi, nel denso saggio di Imre Toth, sui motivi più profondi dell'Enriques filosofo, collocato nel solco della riflessione occidentale sulla geometria e sullo spazio di libertà che il rapporto con la scienza apre all'individuo-soggetto. La seconda parte del volume, dovuta a Pietro Nastasi, inquadra la figura di Enriques entro le vicende della comunità matematica italiana, in un periodo in cui il passaggio generazionale venne a coincidere con il consolidamento del nuovo ordine politico fascista. Tale combinazione produce una riorganizzazione nella comunità scientifica, di cui le Appendici forniscono documenti inediti, e determina l'inizio del progressivo distacco di Enriques dalle vicende decisive della matematica e con essa della cultura italiana".