Libera Scienza in Libero Stato

Year: 2010
Un agile volume che tutti possono (e dovrebbero) leggere. Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale, passa in rassegna i principali problemi di cui soffrono Università e ricerca in Italia. Lo fa in veloci capitoli, in alcuni dei quali è aiutata anche dai suoi ricordi di studentessa (la maturità è del 1940) e di docente.

M. Hack
Libera Scienza in Libero Stato
Rizzoli, Milano, 2010
pp. 164  ; Euro 16,50

E' un agile volume che tutti possono (e dovrebbero) leggere. Margherita Hack, astrofisica di fama e di notorietà anche televisiva, passa in rassegna i principali problemi di cui soffrono Università e ricerca in Italia. Lo fa in veloci capitoli, in alcuni dei quali è aiutata anche dai suoi ricordi di studentessa (la maturità è del 1940) e di docente.

Citiamo dal risvolto di copertina : "Non solo siamo fra gli ultimi in Europa nelle materie scientifiche, ma quando riusciamo a formare  un vero genio in genere gli mettiamo un mano una valigia e lo mandiamo a far del bene all'estero. Perché in Italia la ricerca proprio non vuole funzionare?  Per due motivi, entrambi ben radicati nella storia e nel costume nazionali. Da un lato scontiamo una cronica quanto inspiegabile paura della scienza  e delle sue potenzialità, e dal caso Galileo alla battaglia contro l'analisi preimpianto degli embrioni molta responsabilità spetta alla Chiesa e al suo vizio di dettare legge in un Paese che pure si professa laico. Dall'altro lato, ci si mette lo Stato che da destra a sinistra taglia i fondi all'Università, spreca le scarse risorse, ingarbuglia le carriere accademiche senza peraltro riuscire a sottrarle ai baroni".