L'universo matematico

Year: 2014
Tutto ha inizio con la rivoluzione di Galileo, secondo il quale "l'universo è scritto in lingua matematica". Tre secoli dopo, nel 1960, il premio Nobel Eugene Wigner fa un ulteriore passo avanti, interrogandosi su "l'irragionevole efficacia della matematica": se la Matematica è lo studio formale di concetti puramente astratti, indipendenti dal pensiero umano, com'è possibile che sia tanto accurata nel descrivere il mondo reale, che è fatto di oggetti materiali?

M. Tegmark

L'universo matematico

Bollati Boringhieri, Torino, 2014

pp. 459; euro 32,00

 

Tutto ha inizio con la rivoluzione di Galileo, secondo il quale "l'universo è scritto in lingua matematica". Tre secoli dopo, nel 1960, il premio Nobel Eugene Wigner fa un ulteriore passo avanti, interrogandosi su "l'irragionevole efficacia della matematica": se la Matematica è lo studio formale di concetti puramente astratti, indipendenti dal pensiero umano, com'è possibile che sia tanto accurata nel descrivere il mondo reale, che è fatto di oggetti materiali?

È qui che entrano in scena il libro di Max Tegmark (nato a Stoccolma nel 1967 e uno dei più noti fisici teorici contemporanei): se l'ipotesi di una realtà esterna a noi è vera, allora la "teoria del tutto" deve essere indipendente dal nostro pensiero (visto che noi facciamo parte della realtà), l'unica cosa completamente svincolata dal pensiero umano è, appunto, la Matematica. Dunque, per Tegmark il mondo reale coincide con la Matematica, non è solo descritto dalla Matematica.

L'autore, con grande agevolezza, ci conduce attraverso il passato, il presente e il futuro, dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo. Attraverso la Fisica, l'Astronomia e la Matematica ci introduce alla sua teoria del "multiverso definitivo".