Era nata a Milano il 10 marzo 1895; vi è morta il 17 aprile
1975.
Maestra
di ruolo nelle scuole elementari dal 1915, vince il concorso
per la “Normale” di Pisa e si iscrive in quella Università
dove, nel 1920, consegue la laurea in Matematica con il massimo
dei voti. Fino al 1927 insegna nelle scuole secondarie e,
con l'anno accademico 1925-'26, ottiene il comando quale assistente
all'Università di Milano e qui, nel 1929 - lasciato l'insegnamento
medio - diviene assistente di ruolo di Analisi e poi (1934)
di Meccanica razionale. Conseguita la libera docenza in Analisi
vettoriale e tensoriale nel 1931, ottiene pure l'incarico
di Istituzioni di matematiche (per gli allievi di Chimica
e di Scienze naturali). Nel 1939 vince il concorso di Meccanica
razionale a Messina, da dove rientra quasi subito a Milano
sulla cattedra di Istituzioni di matematiche per passare infine
(1947) alla cattedra di Meccanica razionale, che terrà fino
alla fine della carriera (1965).
La
sua attività scientifica, dopo l'iniziale contatto con Gian
Antonio Maggi e Umberto Cisotti, si sviluppò soprattutto nella
lunga, feconda collaborazione con l'amato maestro Bruno Finzi.
Grande esperta di Calcolo tensoriale e di Geometria differenziale,
la sua produzione scientifica riguarda anche la meccanica
dei corpi deformabili continui (elastici, elastoplastici e
fluidi), la teoria della propagazione ondosa, l'elettromagnetismo,
la teoria della Relatività e la Meccanica analitica.
Fu
socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (1964) e dell'Accademia
delle Scienze di Torino. Nel 1966 ebbe il premio internazionale
“Isabella d'Este” per le Scienze e, all'atto del suo collocamento
fuori ruolo, le fu conferita la medaglia d'oro dei “Benemeriti
della scuola e della cultura”.
Necrologio: Bollettino UMI, (5), vol. XIII-A (1976), n. 1, pp. 215-216 (D. Graffi);
Celebrazioni lincee,
n. 95, 1976 (C. Agostinelli); Rendiconti
Ist. Lombardo, vol. 110 (1976), pp. 1-8 (P. Udeschini).
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